La maschera protagonista del carnevale  di Sarule è "sa Maschera a Gattu".
Citata anche  da Grazia Deledda (in "Elias Portolu"), la maschera porta "duos oddes", le due gonne del  costume tradizionale indossate al rovescio per  nascondere i ricami e garantire l'anonimato, una copertina  bianca sulla testa come simbolo  della nascita, un velo nero davanti al viso come emblema della morte, e una  fascia rossa intorno al capo per simboleggiare il matrimonio.  
Talvolta porta una sola gonna (sempre al  rovescio) allacciata al collo e indossata sopra "sos pantalones  a s'isporta" con "sos cambales" e "sos cosinzos". 
Con la  scelta degli indumenti usati, "sa Maschera a  Gattu" perpetua simbolicamenteriti agrari di  morte e rinascita della natura diffusi nel mondo antico mediterraneo, tra  questi i rituali dionisiaci.
Il fantoccio destinato a morire alla  fine del carnevale è detto "su Maimone" ed  è simbolo di buon auspicio: infatti anticamente il fantoccio  veniva esposto nei campi per augurare una buona annata ai contadini e ai  pastori. 
"Su Maimone" indossa  "su gappottinu, sos pantalones a s'isporta", "sos  cosinzos" e "sos cambales". Il viso è coperto da una maschera  molto particolare realizzata con "pane de morisca", cioè la foglia dei  fichi d'India essiccata. 
Anticamente un fantoccio  con le stesse sembianze veniva trainato da un carro a buoi per le vie del paese  accompagnato da una filastrocca
info:
Comune di Sarule , via San  Michele, 1 
0784 76258 
www.comunesarule.it
Associazione Maschera a Gattu e Maimone 
c/o Gonaria Pira - via S. Soro 1,  Sarule 
0784 76315 76450 76124 76182 76352 
Associazione Pro Loco 
via San Bernardino, Sarule 
340  7276069
 
 
 
 
 
 
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